Ida Curcio: l'amore come motore nel lavoro

«La mia storia è la realizzazione di un sogno e di un progetto di vita».

Un progetto di vita che ha le proprie radici in un piccolo comune della provincia di Potenza. Siamo a Paterno, 634 m s.l.m., e poco più di tremila abitanti nel cuore della Val d'Agri, area connotata da una vocazione fortemente agricola. Quella che vi raccontiamo è la storia e il sogno di Ida Curcio, 29 anni, dirigente di Donne in Campo-Cia e titolare dell'azienda agricola che da lei prende il nome. Una giovane imprenditrice che trova il coraggio di credere in sé stessa e nelle potenzialità della propria terra, da qui lo slancio, nel 2016, ad aprire una sua attività: «frutto di passione e sacrifici tramandati dalla mia famiglia e portati avanti con cura e dedizione da me». La passione per la natura e per la terra, il suo «posto preferito», che le permette di iniziare un percorso di vita totalmente nuovo, pur venendo da studi in campo sociale. Un percorso che vede l'amore come il motore principale del suo lavoro: «Quando si decide di investire nel proprio territorio si vuol promuovere la propria terra, favorendone soprattutto la salvaguardia e la valorizzazione. Penso, perciò, che l’agricoltura sia nostra alleata in questo e che l’amore per i campi sia la nostra più grande ricchezza».

L'azienda agricola Ida Curcio si occupa della coltivazione di ortaggi, la cui tipologia varia in base alla stagione: pomodori, melanzane, peperoni, zucchine per le colture estive; zucche, rape, cavolfiori, nel periodo invernale. Ancora, l'interesse della giovane imprenditrice spazia sino alle erbe officinali: salvia, menta, rosmarino e la tanto amata lavanda. «Sono innamorata della Provenza - confessa Ida - e del profumo di lavanda che cura la speranza dei sogni». Ma il prodotto di punta è rappresentato senz'altro dai legumi, ed in particolar modo dal fagiolo di Sarconi, diciannove ecotipi diversi per un prodotto di gran successo che da tempo ha travalicato i confini regionali, vedendosi riconosciuta l'Indicazione Geografica Protetta e inserito, tra l'altro, all'interno dell'Arca del Gusto Slow Food. «La coltivazione dei fagioli è iniziata con mio padre. Da lui ho appreso tutto ciò che riguarda le modalità di coltivazione partendo della preparazione del terreno, alla semina, alla raccolta, all’attenta selezione del singolo fagiolo eseguita con metodi tradizionali sino ad arrivare al confezionamento. Un lavoro fatto con passione e sacrificio» spiega Ida, associata al Consorzio di Tutela dei Fagioli di Sarconi IGP.

Prodotto che l'ha traghettata verso una nuova avventura tutta al femminile e che vede legati insieme i concetti di design, agritessuti e artigianato di qualità. Protagonista assoluto il fagiolo di Sarconi, pronto a diventare un accessorio di abbigliamento sostenibile di borse e creazioni di moda. L'originale idea parte dalla designer Damiana Spoto che con la sua azienda Le4quadre racconta la Basilicata attraverso la moda. Idea che vede coinvolta, inoltre, la dirigente nazionale e di Matera Confartigianato, Rosa Gentile. L'obbiettivo è quello di far confluire verso un unico prodotto finito la sensibilità e assieme la professionalità che lega moda, agricoltura e artigianato.

«Bisogna aver coraggio - aggiunge Ida - coraggio che non mi ha abbandonato nonostante le innumerevoli difficoltà che si presentano nel quotidiano. L'amore e la passione sono alla base di tutto ciò che faccio, credere nei propri sogni e poterli realizzare è il segreto per riuscire a dare sempre il meglio. Nei campi e tra i miei ortaggi mi sento viva, proprio come loro, le piantine che crescono e generano frutti mi rendono soddisfatta e fiera. Il mio desiderio più grande è quello di poter essere di esempio per le generazioni future e di poter tramandare loro l'amore per la terra. L'agricoltura è vita e custodirla spetta a noi».

Simona Pellegrini